AGGIORNAMENTI PROGETTO OSPITAR

Ospitar a Ceto, un avvio promettente: già 9 proprietari hanno dimostrato interesse per il modello di ospitalità diffusa

Data:

17 luglio 2025

Argomenti

Turismo

Descrizione

Un primo bilancio estremamente positivo per Ospitar a Ceto. A poche settimane dalla presentazione pubblica del 24 aprile e dalla chiusura della prima fase di raccolta adesioni, sono già 9 i proprietari di seconde case che hanno deciso di aprire le porte delle loro abitazioni per accedere alla valutazione gratuita di uno o più immobili. Un risultato che conferma il grande potenziale del territorio e l'interesse della comunità verso forme di turismo responsabile e sostenibile.

Ospitar, nato per valorizzare il patrimonio delle seconde case e trasformarle in una risorsa per la comunità, ha riscontrato un'adesione che ha centrato l'obiettivo iniziale. Dietro ai 12 immobili che hanno aderito non ci sono solo numeri, ma storie che Ospitar conosce bene: case di villeggiatura dell'infanzia, dimore ereditate dai genitori, immobili carichi di ricordi che ora hanno bisogno di trovare una nuova strada. Di queste, tre sono già passate alla fase successiva con un’adesione formale che le porterà a un setup completo (burocrazia, shooting fotografico, formazione, descrizione OTA), mentre per altre cinque è in corso un confronto concreto a seguito dei sopralluoghi e delle simulazioni.

Questa prima fase, conclusasi il 27 giugno, ha permesso agli aderenti di usufruire di un pacchetto di avvio completamente gratuito, come incentivo per dare il via al progetto sul territorio comunale.

"Siamo molto soddisfatti della risposta dei nostri cittadini", dichiara Marina Lanzetti, sindaca di Ceto. "Queste prime 9 adesioni rappresentano la prova concreta che la nostra comunità crede in un futuro turistico basato sulla collaborazione e la messa in rete. Ospitar ci offre uno strumento concreto e alla portata di una piccola realtà come la nostra per costruire insieme un'offerta di accoglienza di valore, che porti benefici a tutto il territorio".

Ospitar si inserisce in un contesto di profonda trasformazione del turismo montano, sempre più orientato alla ricerca di destinazioni a contatto con la natura, meno affollate e adatte a soggiorni prolungati, anche grazie a nuove forme di lavoro come lo smart working.

"L'entusiasmo registrato a Ceto è un segnale importante. Non si tratta solo di numeri, ma della qualità e del potenziale degli immobili, per cui ora inizieremo il percorso di valorizzazione", afferma Lucrezia Rosato, portavoce per Ospitar di Orobiestyle. "Il nostro ruolo è ora quello di accompagnare passo dopo passo i proprietari, per trasformare queste case in esperienze di soggiorno autentiche e memorabili. Entro fine estate, Ceto potrà contare su tre strutture ricettive, pronte a soddisfare le richieste dei futuri ospiti: un duplex appena ristrutturato, in comoda posizione centrale; una casa a Nadro, ideale per famiglie, situata nelle immediate vicinanze del Museo della Riserva Naturale Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo; una baita in località Spiazzo di Vico, dotata di numerosi posti letto e un ampio giardino, ottima per gruppi di amici o famiglie numerose. Insieme ai proprietari, stiamo costruendo le fondamenta per un sistema di accoglienza che possa diventare un modello per l'intera Val Camonica".

Conclusa la fase di lancio iniziale, il progetto Ospitar a Ceto prosegue. I proprietari di seconde case interessati a valutare un'adesione possono ancora mettersi in contatto per ricevere informazioni in merito e valutare ancora un’adesione al progetto.

Contatti per informazioni sul progetto:

  • Email: info@orobiestyle.com
  • Telefono: +39 375 5082804 (anche via WhatsApp)


Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17 luglio 2025